Nel 1959 la 500 viene omologata
per quattro posti veri e
presentata al salone
di Ginevra in due nuovi modelli:
la Nuova 500 trasformabile,
che presenta ancora
l'allestimento della Economica e
la capote fino al cofano motore
e la Nuova 500 tetto
apribile, che riprende
l'allestimento della Normale e
il mezzo tetto apribile della
Sport. Finalmente il pianale
viene modificato sotto ai sedili
anteriori, dove vengono ricavati
i pozzetti per i piedi degli
occupanti posteriori, viene
montato un sedile posteriore
imbottito e viene omologata per
4 persone. Conseguentemente alla
maggiore portata, il retrotreno
viene irrobustito. Il motore è
rivisto e la potenza sale a 16,5
cv, la velocità massima
raggiunge i 95 km/h.
Anche i prezzi cambiano: la
trasformabile è offerta a
395 000 lire, la tetto apribile
a 435 000 lire.
Nell'ottobre dello stesso anno
la gamma si adegua al
nuovo codice della strada. I
fanali posteriori (montati anche
sulla 600 D), più grandi e
modificati con l'aggiunta
di catadiottri, le prese d'aria
a griglia sotto i fari sono
eliminate e al loro posto
appaiono gli indicatori di
direzione frontali che svolgono
anche ruolo di luci di
posizione. Le lucciole cambiano
forma, rotonde anziché a goccia.
-
Codice telaio: |
Fiat 110 Berlina 500 |
- Codice motore: |
110.000 |
- Cilindrata: |
479 cc |
- Potenza Max: |
15CV/(16.5) |
- Compressione: |
7,0:1 |
- Velocità Max: |
oltre 90
Km/h |
Il 1959 fu un anno ricco di
cambiamenti e novità per la 500;
Da segnalare la conquista del
prestigioso premio "Compasso
d'Oro" per il design.
La 500 fu la prima automobile a
vantare questo riconoscimento,
riservato, fino ad allora, ai
più diversi prodotti
industriali.
Le modifiche tecniche di
quell'anno si concentrarono
soprattutto nell' aumentare
l'abitabilità ai sedili
posteriori (nelle prime serie
solo una panchetta poco
imbottita), vero limite al
successo della vettura.
Nacque così nel marzo 1959 la "Nuova
500 tetto apribile":
la prima 500 a (quasi)
"quattro posti". Prezzo e
meccanica invariati rispetto
alla precedente "normale" di 15
CV (che scomparve dal listino).
Da segnalare, tuttavia, un
irrobustimento del retrotreno in
previsione del maggiore peso
trasportabile.
La grande novità introdotta
dalla Tetto Apribile
si ottenne alzando di qualche
centimetro il tetto dove fu
inserita una parte in lamiera
che, partendo dalla base del
lunotto, si prolungava in avanti
fino a metà padiglione.Il
lunotto in plastica della
trasformabile, venne qui
sostituito con un lunotto in
vetro. Il nuovo piccolo tetto
apribile in tela ora illuminava
solo i posti anteriori e
risultava di più semplice
apertura grazie a dei compassi
semplificati; rispetto alla
serie "trasformabile", venne
ancora conservata la cinghia che
fissava la tela durante
l'apertura.
Sempre per recuperare
centimetri abitabili, vennero
ricavati dal pianale due
pozzetti, sempre a vantaggio
degli occupanti della panchetta
posteriore: per la loro
protezione, furono applicate due
piccole imbottiture a forma di
banana lungo i montanti
posteriori
Affiancata alla nuova 500
"tetto apribile", rimase ancora
per poco tempo sul mercato la
"trasformabile", che beneficiò
via via di tutti gli
aggiornamenti alla meccanica
delle versioni "normali".
Dando uno sguardo alla gamma
'59, si nota una Sport anch'essa
nella configurazione "tetto
apribile", oltre che alla
versione chiusa. Sempre nel 1959
in Italia entrò in vigore il
"Nuovo Codice della Strada": per
rientrare nelle nuove norma
della circolazione, le vetture
prodotte a partire da quell'anno
dovevano conformarsi a
determinati parametri di
omologazione.
Nell'ottobre 1959 si ebbero
importanti novità.
I cambiamenti più evidenti che
ebbe la 500 "Tetto Apribile"
riguardarono i dispositivi di
illuminazione/segnalazione (a
partire da Ottobre 59): sui
parafanghi nuovi e più piccoli
ripetitori laterali tondi,
colorati in arancio, presero il
posto dei precedenti di forma
allungata; i fanali posteriori
furono sostituiti con altri di
foggia analoga a quelli della
600; inoltre vennero per la
prima volta introdotti due
fanalini di forma circolare con
base di alluminio che
combinavano le luci di posizione
e di direzione, posti sotto i
fanali.
L'introduzione dei piccoli
fanali sulla calandra comportò
l'abolizione delle prese d'aria
sotto i proiettori anteriori:
tale modifica comportò lo studio
di un nuovo sistema di
areazione.
Per la meccanica, si ebbe
ancora un piccolo aumento di
potenza che fece raggiungere
alla nuova 500 t.a. i 16,5 CV.