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Nasce nell'agosto 1968 la
versione lussuosa che
affiancherà la 500 F, la 500
L. Le differenze sono
solo estetiche ma importanti. La
più evidente è l'adozione di
tubi di rinforzo ai paraurti,
atti a dare una maggiore
protezione nei parcheggi
all'automobile più piccola in
circolazione in
Italia.All'esterno, oltre che
per i tubi, cambia nei
tergicristalli, innestati a
pressione e non più avvitati
(montati poi anche sulla F), e
nel frontale, che perde il
fregio con i baffi, sostituito
dal più moderno stemma Fiat
rettangolare. Così come nella F,
il clacson viene spostato dal
cofano anteriore al supporto
della balestra. Sul cofano
posteriore compare la scritta
"Fiat 500 L" su due righe.
Rimangono le moulure sui
sottoporta, le coppe ruota
diventano meno bombate. Vengono
applicate cornici cromate anche
al parabrezza, al lunotto (nelle
guarnizioni) e sui gocciolatoi
laterali. All'interno la 500 L
smentisce la leggendaria
spartanità della 500 F e dei
modelli precedenti: sedili
reclinabili (offerti dal '70
come optional anche sulla F),
rivestimento pavimento in
moquette, plancia completamente
imbottita, nuovo cruscotto con
indicatore carburante, identico
a quello della 850, ma di colore
nero anzichè beige. Le levette
di apertura delle porte vengono
spostate nella parte inferiore,
cambiano le manovelle degli
alzacristalli e vengono
applicate comode tasche
portaoggetti in plastica. Il
tunnel centrale viene rivestito
in plastica nera, e viene
aggiunto un portaoggetti davanti
alla leva del cambio. La
meccanica è la stessa della F.
Per quanto riguarda la
carrozzeria, questo modello
seguirà, per motivi economici,
le modifiche apportate alla F
nel corso della produzione: dal
1968 spostamento del clacson dal
vano bagagli alla balestra, dal
1970 spostamento in alto della
luce targa, dal luglio 1972 il
cofano motore è tenuto aperto da
un'astina anzichè da una cinghia
di gomma.Anche gli optional
introdotti sulla L, verranno
estesi alla F: pneumatici
radiali (dall'inizio
produzione), antifurto
bloccasterzo (dal '70),
rivestimento sedili in panno
(dal '69). Anche la gamma colori
si arricchisce di tinte in quel
periodo all'ultima moda: nero e
giallo. La produzione termina
nel novembre 1972, quando la F e
la L vengono sostituite dalla
500 R.
- Prezzo 1968: |
525.000 lire |
-
Codice telaio: |
Fiat
110 F/L Berlina 500 |
- Codice motore: |
110 F 000 |
- Cilindrata: |
499,5 cc |
- Potenza Max: |
18 CV |
- Compressione: |
7,1:1 |
- Velocità Max: |
oltre 95
Km/h |
Fiat 500 L
- Libretto d'uso e
manutenzione
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Fiat 500 L
- Catalogo ricambi
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La Fiat 500 F, prodotta a
partire dal marzo 1965, incontrò
immediati consensi da parte di
pubblico e stampa risultando
mese dopo mese l'automobile più
venduta in Italia.Nonostante un
costante successo, le vendite
nei primi mesi del 68 sembrarono
intravedere un'inversione di
tendenza di un "trend" comunque
più che positivo.Interpretando i
gusti di una clientela ormai
sempre più sensibile ed
esigente, la Fiat pensò di
affiancare alla F una versione
più accessoriata che, lasciando
inalterata la meccanica, fosse
però più curata e arricchita nei
particolari: il tutto con una
differenza di prezzo di circa il
10%.
Nacque dunque così nell'autunno
1968 la Fiat 500 L
che si rivelerà immediatamente
un grosso successo, tale da
ridurre consistentemente le
vendite in Italia della F:nel
primo trimestre 1971 per ogni F,
sono vendute quasi 7 L.
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Modelli |
Innovazioni |
Tratti
distintivi del
modello
"Lusso":
All'interno
:
numerose le
modifiche "di
dettaglio".Alla
plancia
si nota un
rivestimento
di vinile nero
"antiriflesso",
oltre che ad
un nuovo
strumento
rettangolare
derivato dalla
maggiore Fiat
850: la scala
tachimetrica
risulta
portatata a
130 Km/h; di
serie viene
offerto
l'indicatore
livello di
carburante. Il
portacenere
risulta più
squadrato e
cromato ai
bordi. Gli
interruttori
risultano più
ravvicinati
che non nella
F. Nuovo pure
il volante di
tipo
"sportivo":
nero, di
maggiore
spessore e a 2
razze
metalliche, al
centro del
quale viene
posto un nuovo
clacson
riportante, su
campo rosso,
il logo
"Fiat". Con la
F/L viene
introdotto
come come
optionl (dal
1970) l'antifurto
bloccasterzo
che incorpora
anche la
chiave quadro:
nei modelli
così allestiti
viene posto un
tappo cromato
nel blocchetto
del centro
plancia. Alla
base del
cambio viene
posta una
piccola
consolle
portaoggetti/portamonete
di plastica
nera.
Caratteristica
del modello L
è anche la
tasca
portacarte
centrale di
nuova
forma.Alle
portiere si
nota una nuova
tappezzeria,
comune ai
sedili, in una
particolare
texture "a
cannelloni".
Vengono
abolite le
semplici
maniglie
chiudi porta,
sostituite da
pratiche
tasche
portacarte che
assolvono
anche la
funzione di
chiusura.
Modificata
anche
la leva
interna
apertura
(nella forma e
nel
funzionamento)
che va ad
occupare una
più razionale
sistemazione.
Di disegno
elegante è
pure la
maniglia
alzacristallo
che nelle
prime due
serie risulta
cromata (in
abbinamento
alla leva
apriporta);
solo con la
terza serie
(dal 1971),
divengono in
plastica nera.
Nuovo pure il
rivestimento
al pianale che
offre una
moquette
boucle.I
sedili
anteriori
risultano
registrabili/reclinabili.
All'esterno:
La
500 L ha delle
protezioni
aggintive sui
paraurti di
tipo tubolare,
tali da
modificare
leggermente
l'ingombro
esterno in
lunghezza, che
arriva a
misurare 3025
mm (in luogo
dei soliti
2970 mm).
Unica tra
tutte le serie
della 500, la
L in Italia
monta la targa
anteriore non
più alla
calandra,
sotto lo
scudetto, (in
quanto
risulterebbe
nascosta dal
paraurti
tubolare) ma
viene fissata,
tramite la sua
cornice,
appena al di
sotto del
paraurti in
lama.Alla
calandra si
nota un nuovo
un nuovo logo
allungato
senza baffi
che riprende
lo stile delle
maggiori
berline Fiat;
sullo
sportello
posteriore
compare un
nuovo
logogramma a
losanghe: "
Fiat 500 L ",
anch'esso
uniformato
alla corrente
produzione
della Casa.
Con la
L,
ufficialmente
decade l'ormai
pleonastica
denominazione
di "nuova
500". L'anno
seguente anche
la F adotterà
il nuovo logo,
ma
semplicemente
come: "Fiat
500".Alle
guarnizioni
del parabrezza
e del lunotto
vennero
inseriti
profili
cromati,
mentre i
gocciolatoi
risultarono
rivestiti con
una modanatura
lucida. Novità
anche alle
ruote: oltre a
nuove coppe
cromate,
vengono
offerte di
serie delle
coperture a
carcassa
radiale. La
gamma colori
comprende
nuove tinte
particolarmente
originali,
quali il nero
ed il Giallo
Positano.A
partire dai
modelli F/L di
produzione
successiva al
1970 viene
modificata la
posizione
della
lucetarga
sullo
sportello
motore,
posizionata
ora
leggermente
più in alto
rispetto alle
serie
precedenti.Con
lo strepitoso
successo
commerciale
della L (il
modello
attualmente
ancora più
diffuso) ed F,
si rese
necessario
affiancare
alla
produzione
torinese, le
linee
Autobianchi di
Desio (Milano)
e Sicilfiat di
Termini
Imerese
(Palermo).
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